FOLLOW US


Blog :: BEST OF J-MUSIC 2022

phenom89 2023-06-05

PHENOM89 PRESENTA

BEST OF J-MUSIC 2022


Anche il 2022 è terminato, e come avrebbe potuto mancare il mio solito resoconto su quello che ci ha fornito il panorama musicale giapponese??? Quindi, senza ulteriori indugi (e con un ritardo clamoroso), ecco a voi i "Best Of J-Music" dell'anno 2022.
Come per gli anni passati, la premessa è che quest’articolo è più che altro una selezione di curiosità varie (uscite discografiche, concerti, ecc) che mi hanno colpito durante l'ultimo anno... una serie di osservazioni e spunti di discussione. Non ho la minima intenzione di spacciarmi per il super-esperto che si riempie la bocca di chiacchiere vuote: quello che leggerete sostanzialmente rispecchia i miei gusti in campo musicale, parlo sempre di cose in cui sento di poter dare un’opinione quantomeno rispettabile … sarebbe bello poter trattare più argomenti possibili e, magari, essere in più persone a scrivere un articolo del genere.


I miei 3 album preferiti del 2022

I miei 3 album preferiti del 2022

- Si scrive 2022, ma si legge Miwa
Ci ha fatto aspettare parecchio, ma quando è tornata ha sbaragliato tutto e tutti: il 2022 è l’anno di Miwa.
Non mi viene neanche granché da dire, perché l’ho trovata una superiorità così evidente che penso sia relativamente inutile dilungarsi.
Nella mia recensione dell’album “Sparkle” (che potete trovare qui QUI), parlavo di quanto fossi estasiato da quest’artista e la sua musica... e avvicinavo quell’album ai miei preferiti di sempre. Poi, completamente a sorpresa, è uscito un mini-album dal titolo “君に恋したときから”(Kimi Ni Koi Shita Toki Kara) … neanche a dirlo, un altro piccolo capolavoro. Inoltre, nelle limited edition, c’è il video di un concerto tenuto nel 2022: un mix di brani storici di Miwa, più tutte le migliori canzoni dell’ultimo fantastico album. Semplicemente divina.

 - Chilli Beans.: primo album da urlo per una band impressionante
Grazie Amazon. Inizio con questo ringraziamento perché non avevo la minimia idea dell’esistenza di questa band … mi è stata consigliata da Amazon mentre compravo l’ultimo blu-ray delle Hump-Back su Amazon: ho aperto un loro video su Youtube e sono stato fulminato all’istante.
Giovani e talentuosissime, ogni canzoni ha un sound unico e originale: ascolti la loro prima hit “Lemonade” e pensi alla tipica rock band che fa musica leggera e orecchiabile, poi passi a “School” e preponderante diventa la vena indie/alternative … infine arrivi a “Tremolo” è ti travolge con sonorità decisamente soul/funky.
Inoltre, a gestire questo concentrato mostruoso di talento, c’è un certo signor Vaundy:  uno dei top compositori/produttori giapponesi … ma prima di tutto, una loro vecchia conoscenza (visto che andavano alla stessa scuola) e adesso gli suona pure la batteria!!!
Qui c’è tutto il potenziale del mondo per diventare il nuovo fenomeno della musica giapponese.

- CHiCO with HoneyWorks: sempre una festa per occhi e orecchie
Chi ha anche solo una vaga passione per l’animazione giapponese, non può non aver incontrato almeno una volta i CHiCO with HoneyWorks farsi carico di opening ed ending di qualche serie anime. Questo sublime progetto musicale è da anni che sforna musica di qualità altissima, ma quello che ogni volta lascia a bocca aperta sono quei magnifici video musicali … la loro capacità di raccontare una storia particolarmente toccante (la conoscenza del giapponese è superflua, si capiscono benissimo) in così pochi minuti è impressionante.
A ottobre è uscito il loro quarto album “iは自由で、縛れない。” (I Wa Jiyuude, Shibarenai.) ed è il solito condensato musica adrenalinica in pieno stile “anisong”, irresistibile per tutti quanti.
Piccola curiosità, nell’edizione limitata blu-ray di quest’album è stato allegato per la prima volta la registrazione video completa di uno dei suoi concerti … altro motivo in più per non farsela scappare.




- Gli anime insegnano (parte 1): tutti pazzi per Bocchi The Rock
Poco fa ho parlato di una delle band più legata al mondo anime, e tutti sappiamo quanto siano legati animazione e musica in Giappone. Normalmente, quando scrivo i miei articoli, cerco di tenere divisi questi due universi il più possibile ... non perché faccio lo schizzinoso (sono un grande appassionato di anime), ma perché il mio obiettivo è di far capire che la musica giapponese è immensamente più grande di quei miseri “90 secondi” durante la tua serie anime preferita. Mai come quest’anno, tramite gli anime è arrivata al mondo una dimostrazione di cosa sono in grado di fare i giapponesi in campo musicale.
Partiamo dal primo punto: Bocchi The Rock. Quest’anime stupendo ha fatto da subito del comparto musicale il suo punto di forza, potendosi avvalere di collaborazioni prestigiosissime … da Maguro Taniguchi (Kana-Boon) a Yuho Kitazawa (The Peggies), tanto per fare qualche nome.
La trasposizione piuttosto realistica è stato un altro degli aspetti che ha reso quest’anime particolarmente valido dal punto di vista musicale. A partire dal riprodurre fedelmente alcune tra le principali venue giapponesi, quest’anime è stato capace di riportare interesse nella musica dal vivo nelle live house … e non c’è neanche bisogno di dire quanto fosse essenziale questa cosa nel periodo post COVID.
Che dire, un’operazione riuscita sotto ogni punto di vista.

- Gli anime insegnano (parte 2): il talento smisurato di Ado trascina One Piece a un successo clamoroso
Non sono qui per parlare di anime, ma il recentissimo film One Piece RED avrebbe senso di esistere senza Ado a cantare una canzone clamorosa dietro l’altra???
Questo film, campione d’incassi in Giappone (e un po’ dappertutto), per me ha il solo e unico scopo di lanciare nella stratosfera la carriera di quest’artista incredibile: missione compiuta, in pieno.
Diciamo che si sono resi conto di avere una star tra le mani e gli hanno costruito attorno (dal punto di vista musicale) tutto quello che serviva per esaltarla al meglio. Ado è una cantante incredibile, la sua estensione vocale è impressionante … con quella voce stacca la vernice dai muri XD.
Già da qualche tempo era riuscita a farsi notare, ma il vero successo è arrivato ora: l’album derivato da questo film è stato il più venduto per non so quante settimane … oramai lei è inarrestabile.

- Gli anime insegnano (parte 3): dodici ending per dodici episodi, lo strapotere di Chainsaw Man
Dodici artisti, dodici canzoni, dodici ending di episodio: tutti stili diversi, tutte canzone stupende. Mai vista una cosa del genere!!!
In Chainsaw Man è stata messa in atto quella che io considero una vera e propria prova di forza (dal punto di vista musicale) del Giappone su tutto il resto del mondo. Con dodici canzoni è stata rappresentata perfettamente la quantità e, soprattutto, la qualità delle produzioni musicali giapponesi … ce n’è per tutti i gusti: il genio di Vaundy, lo stile degli Zutomayo, la freschezza dell’idol Ano, la maestosità di artisti quali Aimer o TK from Ling Tosite Sigure, e tanti altri. Ci sono pure i Maximum The Hormone che, come al loro solito, fanno quello che c***o gli pare e tirano fuori una roba clamorosa.
Beh, tutto nella norma … è soltanto l’ennesima dimostrazione di qual è il miglior paese del mondo in campo musicale.

- LiSA sbarca su Netflix!!! Album nuovo di zecca e documentario sulla nota piattaforma
Poteva mancare l’angolo dedicato alla più stupenda degli artisti giapponesi??? Eccoci di nuovo a parlare della magnifica LiSA. Il 2022 è stato l’anno del debutto su Netflix, il suo documentario “Another Great Day” è stato lanciato praticamente ovunque a livello mondiale. Questo speciale, oltre che sull’artista, punta i riflettori sulla persona: i momenti di difficoltà, l’infanzia un po’ ribelle, la famiglia e gli amici, ecc. Onestamente, non so dire se mi sia piaciuto o no … sicuramente è molto interessante, ma sotto certi punti mi ha “fatto male”. Mi spiego, diciamo certe riflessioni o comportamenti ti spingono a rivedere la tua vita con altri occhi e a renderti conto di cose alle quali non avevi pensato (oppure, alle quali era meglio non pensare). Consiglierei a chiunque di vedere questo documentario ma, proprio per quello che significa quest’artista per me e la sua capacità di toccarmi nel profondo, non credo che riuscirò a rivederlo nel prossimo futuro.
Veniamo alla musica. “LANDER”, sesto album della nostra LiSA. Indubbiamente un bellissimo lavoro, come al suo solito … ma stavolta mi ha stupito trovare qualche piccolo neo qua e là... diciamo che un paio di canzoni hanno sonorità particolari oppure un’esecuzione inusuale.
Per carità, parliamo di piccolezze, però lei è l’artista dalla quale mi aspetto sempre più della perfezione e non posso far finta di non aver notato questi dettagli.
L’altro problemino che ho notato in quest’album ha il nome di Yuki Kajiura … ok, fatemi spiegare la mia opinione prima che qualcuno mi dia del pazzo. Le tre canzoni in cui queste due artiste hanno collaborato (Homura, Akeboshi e Shirogane) le ho trovate un po’ scariche della “magia” che solitamente hanno i lavori di LiSA: la Kajiura è una delle più rinomate compositrici/produttrici di tutto il Giappone (specialmente se sei un appassionato di anime, capita frequentemente di sentire qualcosa di suo) ed ha uno stile musicale consolidato e composto praticamente solo di lavori di una qualità immensa … il fatto è che quando ascolto queste canzoni, mi sembra di ascoltare di nuovo la "solita" canzone "alla Kajiura".
LiSA sa esaltare qualsiasi tipo di canzone perché è comunque la miglior cantante del pianeta, però la sensazione che ho quando ascolto questi brani è come se la Kajiura avesse composto la sua tipica canzone senza pensare a chi la canterà … poi sta a LiSA doversi “incastrare” nello stile della Kajiura e dargli quel qualcosa in più. Sia chiaro, il risultato è ugualmente clamoroso (Shirogane è la mia preferita delle tre) … però in quelle canzoni sento come se la cantante non fosse “libera” di andare dove vuole a livello vocale e d’interpretazione.
Anche qui, stiamo parlando di dettagli all’interno di canzone stupende (Homura vincitore del Japan Record Award nel 2020, per dire) … però quando ascolto quelle canzoni, sento che qualcosa non mi arriva come dovrebbe.
Ma per qualcosa che non mi arriva a dovere, c’è qualcos’altro che invece mi travolge come un Shinkansen alla massima velocità: tra le tante, arrivati alla fine di LANDER e potrete trovare quel capolavoro di NEW ME … un’esplosione musicale che più che una canzone è un viaggio, capace di entrarti dentro e farti emozionare sin dalle prime note.




- Le The Peggies vanno in hiatus, e ci salutano con un concerto stupendo
Quant’è brutta quella parola: hiatus. Per chi non sapesse cosa vuole, significa “pausa a tempo indeterminato”… le nostre amate The Peggies hanno deciso di prendersi una pausa, e si spera che torneranno il prima possibile. L’annuncio è arrivato in maniera totalmente inaspettata, anche perché non ci hanno fatto mai mancare materiale nuovo da ascoltare.
Come ultimo regalo prima di salutarci, hanno deciso di regalarci il loro ultimo concerto … disponibile in streaming per tutti! Un gran concerto, con quello che il mio momento preferito dell’anno: l’esecuzione di “Neverland” è stata incredibile, di un’intensa unica.

-  Le BiSH ci danno l’ultimo saluto con la rincorsa: 12 nuove canzoni in 12 mesi … e poi, Tokyo Dome!!!
Anche le BiSH si apprestano a salutarci. Quest’ultima cavalcata delle nostre amate idol ha portato nel 2022 un progetto composto da una canzone nuova al mese, per tutti e dodici i mesi … sicuramente avranno addolcito il boccone amaro ai fan.
29 giugno 2023 è la data dello scioglimento della band, ma è anche la data del loro ultimo concerto … e quale modo migliore di chiudere una carriera unica di un grande evento, niente popò di meno che al Tokyo Dome??? Ci mancherete ragazze, ma so già che i progetti solisti non mancheranno.

- Anno un po’ sfortunato  per la Scandal: album non eclatante … e pure il COVID!!!
Non è stato un anno fortunatissimo per le fantastiche ragazze di Osaka.
Il loro ultimo album “Mirror” non sarebbe male, ma francamente ci si aspettava qualcosa di meglio … dopo quelle bombe adrenaliniche degli ultimi due lavori, stavolta le Scandal hanno optato per qualcosa di più intimo e melodico. Come detto, il risultato tutto sommato è comunque buono … in paio di occasioni hanno provato ad aggiungere qualcosa di nuovo a livello di sound, ma personalmente credo che abbiano decisamente fallito (“Ai no Shoutai”, canzone dalle sonorità gospel, la trovo particolarmente scialba e inadatta alla band).
Passando alla musica dal vivo, finalmente è riuscito a partire il rinviato (causa pandemia) tour americano ed europeo della band … e anche qui la sfortuna si è accanita sulla band. Dopo 2-3 date del tour americano, ben 3 membri su 4 della band si sono beccate il COVID: e niente, tour americano cancellato … almeno la parte europea del tour sono riuscite a farla ed è andato tutto bene.

- Nerd Magnet: fedeli al punk fino alla fine!!!
Avete presente quel pop punk energetico e bello ritmato che intorno agli anni 2000 ha spopolato praticamente ovunque, e che poteva vantare artisti (al massimo del loro splendore artistico) del calibro di Sum 41, Weezer, Good Charlotte, The Offspring, ecc??? Ecco, quel tipo di artisti oramai vive solo del successo ottenuto allora (qualcuno ha provato a fare  qualcosa di nuovo, ma lasciamo perdere) e, a causa del costante ed inesorabile appiattimento dei contenuti musicali qua in occidente, quel genere musicale è praticamente sparito dalla circolazione … ma non in Giappone.
Da sempre passati troppo inosservati al grande pubblico, c’è un ultimo baluardo a ridare un po’ di linfa vitale a questo genere musicale … parlo dei Nerd Magnet, e il 2022 è stato l’anno del loro ultimo lavoro discografico: “I’m Still Here”!!!
Quest’album (come un po’ tutta la discografia di questa band) è una piccola perla per tutti gli appassionati di quel pop/punk leggero e piacevole da ascoltare … personalmente li trovo irresistibili, anche perché adesso come adesso sono così in pochi a fare questa musica (ed è da anni che va avanti quest’andazzo) che qualsiasi cosa fanno, risulta estremamente fresca e originale.




-----------------------------------------------------------------------------------


Finalmente sono riuscito a mettere un punto a questo 2022 … il mio ritardo è quasi vergognoso, ma non accamperò le solite scuse che dicono un po’ tutti. Quel che è fatto è fatto, è ora di pensare al 2023 … a dire la verità, mi sono lasciato qualcosa da dire da parte: su certi argomenti mi ci voglio soffermare per bene, non mi andava di riassumere un bel concetto in 7-8 righe.
Previsioni per il 2023??? Un paio di belle cose sono già successe, ma sarebbe un po’ da paraculi parlarne qua XD L’unica cosa che mi viene in mente che veramente scombussolerebbe un po’ tutto l’ambiente sarebbe il tanto atteso nuovo album dei Maximum The Hormone … diverse canzoni nuove qua e là sono uscite, ma non credo che vedrà la luce in quest’anno. Alla prossima.


DISCLAIMER: questa recensione è scritta da un comune appassionato di J-Music. Non sono un musicista e non conosco i vari aspetti tecnici del mondo musicale per dare un giudizio più autorevole. I miei giudizi sono dettati principalmente dai miei gusti in campo musicale e dall’esperienza ottenuta ascoltando per centinaia di ore la J-Music, informandomi al meglio e cercando di ampliare sempre più le mie conoscenze.



phenom89





Nickname: