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Blog :: Recensione REBROADCAST

phenom89 2018-12-15

The Pillows - REBROADCAST (22° ALBUM)


The Pillows - REBROADCAST (22° ALBUM)

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- Edizione Fisica (CDJapan): CLICCA QUI per accedere al sito web


I The Pillows sono una band nata nel 1989, composta ufficialmente da tre persone: Sawao Yamanaka (cantante, chitarra), Yoshiaki Manabe (chitarra), Shinichiro Sato (batteria). Il bassista originale della band, Kenji Ueda, lascia la band nel 1992 e in onore alla line-up originale della band nessun altro bassista è mai stato riconosciuto come membro ufficiale, ma soltanto come “Guest Musician”. Attualmente, il bassista della band è Yoshinori Arie.

The Pillows

Quello di cui sto per parlarvi è il 22° album della band che ha il titolo “Rebroadcast”, uscito 19/09/2018.
I The Pillows sono la mia rock band preferita e devo dire che sono proprio curioso di sapere com’è il loro ultimo lavoro.

--RECENSIONE--


Andiamo ad analizzare nel dettaglio le varie canzoni che compongono l’album:

01 - Rebroadcast
Si parte subito con un classico pezzo in stile "The Pillows": veloce e ritmato, tanta chitarra, tanto basso, ecc... è sempre un piacere ascoltare questo tipo di musica.

02 - Binary Star
Canzone dal ritmo più lento rispetto alla precedente, ma dalle sonorità più potenti e profonde. La voce di Sawao viene fuori un po' di più rispetto al brano precedente. Buona canzone.

03 - Ningendomo (ニンゲンドモ)
Brano con una struttura musicale chiara e ben delineata, che non presenta grandissime variazioni (ritornelli e assoli esclusi). Lo stile è sempre quello inconfondibile di questa band, Sawao canta magnificamente e c'è pure Yoko delle Noodles a dargli supporto (sia vocale, che strumentale). Molto bella.

04 - Boku no Tomodachi (ぼくのともだち)
Un pezzo "indeciso": parte che sembra un lento e finisce con l'essere un pezzo molto duro. Musicalmente manca un po' di mordente, sulle strofe (specialmente all'inizio) fatica abbastanza a ingranare. I ritornelli migliorano la situazione, ma poi "esagerano" e la parte strumentale risulta un po' imprecisa. Così così.

05 - Hakoniwa no Akuto (箱庭のアクト)
Torniamo a sonorità più congeniali alla band: ritmo sostenuto, chitarra leggera e graffiante, basso d'impatto e una voce che "cavalca" questa base musicale. Orecchiabilissimo.

06 - Mabushii Yami no Melody (眩しい闇のメロディー)
Pezzo rock piuttosto melodioso, quasi un lento. Come struttura e sonorità è una canzone piuttosto classica, però fa il suo dovere ottimamente. Sawao qui si mette d'impegno e con le sue doti vocali innalza da un valore aggiunto in più alla canzone.

07 - Bye Bye Me 
Un brano molto semplice e lineare: la canzone ha un ritmo molto costante e come sonorità è piacevole da ascoltare, però manca un po' di grinta... purtroppo il bellissimo assolo di chitarra arriva troppo tardi. Come a scuola: "le qualità ci sono, ma potrebbe dare di più". 

08 - Starry Fandango 
Un intro con sonorità a 8-bit ci porta al vero e proprio del pezzo. Il ritmo è lento e piuttosto cadenzato, la struttura del brano è molto classica. Quel mini-intro a 8-bit torna un paio di volte durante la canzone, unendosi con la parte strumentale.

09 - BOON BOON ROCK 
Canzone veloce e bella ritmata. Tutta la parte strumentale è un piacere da ascoltare (in particolare l'assolo di chitarra), il cantato di Sawao su questo tipo di sonorità ci sta sempre da dio.

10 - Before Going To Bed 
Un pezzo molto strano, mi verrebbe da dire "rumoroso": musicalmente non è particolarmente ispirato, il ritmo potrebbe anche starci... ma ascoltandolo sembra tutto un po' distorto. Difficile anche farsi un'idea.


- Top 3 canzoni dell’album: “Hakoniwa No Akuto” - “Rebroadcast” - “Ningendomo”

- Valutazione finale - VOTO: 82/100
Quando sto per ascoltare l’ultimo lavoro dei miei artisti preferiti sono sempre un po’ nervoso: le aspettative sono sempre altissime e il timore di essere deluso è sempre forte… ma sono contento, mi è piaciuto. 
Il loro stile è praticamente invariato, ed è sempre una boccata d’aria fresca. La loro musica è una garanzia: il sound dei loro pezzi e il timbro vocale di Sawao Yamanaka sono un’accoppiata perfetta. L’album è molto piacevole da ascoltare e come qualità si mantiene sullo stesso livello dello scorso album: “Nook In The Brain” (2017). Sicuramente non è un lavoro privo di difetti: un paio di canzoni non sono riuscite benissimo… non è che siano brutte, ma sono confusionarie e imprecise.

Inoltre, si sente la mancanza della vera e propria hit... quella che ti da la scarica di energia e ti fa fare il salto di qualità a tutto il lavoro. In realtà le hit (perché sono due) ci sarebbero pure, ma non sono state inserite nell’album… sto parlando di “Spiky Seeds” e “Star Overhead”
Queste due magnifiche canzoni sono state usate per gli attesissimi sequel di FLCL, l’anime che ha lanciato i The Pillows su scala mondiale. Per chi non lo sapesse, i The Pillows hanno curato la colonna sonora della serie originale di FLCL nel lontano 2003… mettendo insieme quella che, a mio avviso, e la migliore colonna sonora mai stata fatta in assoluto (che sia film, serie tv, ecc). 
La band è strettamente legata a quest’anime ed è tornata a curarne la colonna sonora a 15 anni di distanza. Io credo che per motivi puramente commerciali, la casa produttrice dell’anime abbia voluto lasciare queste due canzoni associate unicamente all’anime di FLCL… tanto che è stata rilasciata quasi in contemporanea con l’uscita di quest'album, la raccolta “FooL on CooL generation”… che raccoglie proprio quelle due canzoni, oltre a delle nuove registrazioni di loro grandi hit comparse nell’anime.

Cos’altro dire??? Questo è l’album che lancia la volata, perdonatemi il termine ciclistico, ai grandi festeggiamenti che si avranno per i 30 anni di attività della band (sul loro sito ufficiale è già partito il countdown). Dal canto mio, mi auguro almeno altri 30 anni di attività per questa band: ritengo Sawao Yamanaka un vero e proprio dio della musica… e secondo me, se fossero nati in America, i The Pillows oggi sarebbero una delle 10/15 rock band più famose e apprezzate di tutti i tempi.

phenom89


DISCLAIMER: questa recensione è scritta da un comune appassionato di J-Music. Non sono un musicista e non conosco i vari aspetti tecnici del mondo musicale per dare un giudizio più autorevole. I miei giudizi sono dettati principalmente dai miei gusti in campo musicale e dall’esperienza ottenuta ascoltando per centinaia di ore la J-Music, informandomi al meglio e cercando di ampliare sempre più le mie conoscenze.





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