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Forum dedicato al gruppo JROCK: the GazettE

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KyoSaku
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Interviste

Messaggio da KyoSaku »

Intervista del 17 Ottobre 2007

Per coloro che non hanno mai sentito i The GazettE, come descriveresti la vostra musica, l’immagine e il messaggio?
KAI: Hmm, noi abbiamo un po’ di tutto. *ride* questo è come lo vedo io. Penso che siamo una band in grado di produrre ogni genere di musica. A volte quando produciamo una nuova canzone, ci sono momenti in cui pensiamo “questo è abbastanza nuovo per noi” ma una volta che l’abbiamo di fatto finita, in un modo o nell’altro finisce sempre per avere lo stile della nostra musica. Quando tutti e 5 la suoniamo essa ritorna ad essere la musica dei GazettE.

Come sei diventato il leader dei GazettE?
KAI: *ride* a proposito di questo, a dire la verità, cercavamo un volontario. Abbiamo chiesto a ciascuno “chi vuole essere il leader?” così ho detto “Ok lo farò io”.

Sei stato l’unico ad alzare la mano?
KAI: Sì. Penso che gli altri avessero pensato che probabilmente sarebbe stato un incarico seccante (che avrebbe portato solo problemi). *ride* ma ovviamente la posizione del batterista è l’unica che può sorvegliare l’intero pubblico e la band allo stesso tempo. Perciò in questo caso, sento che mi sarebbe potuto piacere supportare i membri della band da dietro; questo è il motivo per cui mi sono offerto come volontario. Quando ho detto “lo farò io!” nessun altro ha alzato la mano così…

Forse volevano, ma erano solo timidi?
L’ho pensato anche io, pensavo che alla fine a due o tre di loro sarebbe piaciuto diventare il leader *ride* ma nessuno alzò la mano, così ho detto che lo avrei fatto.

Così vuoi supportare gli altri da dietro, come fa YOSHIKI?
KAI: EH?! No, no, non sono così bravo *ride*

Quando create musica, iniziate dalla musica o dal testo? In che modo ogni membro della band contribuisce?
KAI: Ruki copre (si occupa di) tutti i testi; riguardo la musica, 5 di noi comporrebbero, le selezioniamo assieme e poi le arrangiamo assieme. Iniziamo dalla musica, beh poi RUKI aggiungerebbe il testo e più tardi la melodia, perciò immagino che partiamo per prima cosa dal comporre la musica.

Così voi componete assieme le canzoni?
KAI: Sì.

La direzione di STACKED RUBBISH è veramente diversa da quella di NIL. Alcuni dei vostri fan dicono persino che parte di essa suona più hip-hop. Questa è una decisione presa con consapevolezza dalla band o è successo per caso?

KAI: per noi, quando creiamo un album, non scegliamo un’idea fissa. Quando creiamo un singolo, poiché ci sono solo poche tracce in un singolo, dobbiamo basarci sulla traccia principale per presentare la nostra immagine e l’immagine del CD. Ma in un album, la prima cosa a cui pensiamo è quella di avere una variazione nella musica, così cerchiamo di coprire una vasta gamma di musica. Così in NIL, che presenta la sfida che abbiamo avuto a quel tempo, e il nuovo album. Bhe, per dire c’era solo una traccia hip-hop. Ma hip-hop era nuovo per noi, così per quanto ci riguarda è come se ci avesse aperto una nuova porta. Sebbene noi non siamo esattamente portati per il suono dell’hip-hop.

Parlando delle uscite, l’anno prossimo rilascerete un nuovo singolo. Potresti parlarcene?
KAI: beh ecco, la data dell’uscita non è ancora stata decisa. Ma proprio ora la musica sta venendo bit per bit, stiamo discutendo come fare questo e quello perciò non possiamo veramente dirvi niente perché non è ancora completa. È un segreto *ride*.
*tutti ridono* Top secret!!

In DISORDER, la canzone “Saraba” ha un forte messaggio contro la guerra. Ci sono alcune canzoni come questa in STACKED RUBBISH che pongono forti domande sulla politica o sulla morale?
KAI: non penso che ci sarà niente di politico. Secondo RUKI, tutti i testi che lui ha scritto provengono da esperienze personali. Lui è l’unico che compone i testi.

Hai mai tentato di comporre testi?
KAI: una volta, un po’ di tempo fa, RUKI ci chiese di contribuire ai testi di una canzone. Erano tre righe, e ci chiese di scrivere qualsiasi cosa provavamo. Lo feci e lui rise per quello che avevo scritto. *ride*

Dove sono quelle righe dette da tutti?
KAI: attualmente non ci sono, ma c’è solo la riga di REITA usata in “ITO”

Visto che lo hai menzionato, come mai REITA indossa una fascia (fazzoletto) sul suo naso?
KAI: Oh, quello è ora il suo marchio, è come una parte di sé. Quello è REITA.

Non è difficile respirare con quella fascia (fazzoletto)?
KAI: beh poiché è ancora vivo penso che non deve essere poi così male.
*tutti ridono*
Se ci pensiamo, ce lo domandiamo, ma siccome non si è ancora mai lamentato per la fascia, penso che stia bene così.

Progettate voi stessi i vostri costumi o vi affidate a uno stilista?
KAI: Noi lavoriamo con lo stilista. Noi vorremmo disegnare i modelli che noi immaginiamo di indossare e poi lo stilista ci suggerirebbe “non sarebbe meglio così” così li progettiamo insieme.

È veramente interessante sentire come avviene il processo di creazione che c’è dietro la vostra immagine. Tanto per parlarne un po’, quest’anno voi avete appena completato il live al Budokan. Lo scorso settembre, avevate già fatto un concerto live lì. Qual è la grande differenza riguardo l’esperienza?
KAI: decisamente. Questa volta noi sapevamo cosa stavamo realmente facendo e come ci dovevamo presentare e comportare. Siamo in grado di visualizzarci oggettivamente, visto che era la nostra seconda performance e penso che sia proprio questa la più grande differenza. Questo si applica a tutti i concerti che abbiamo fatto in questo tour.

Nei concerti a Yokohama e al Budokan erano presenti tra il pubblico tutti I vostri genitori. Come vi siete sentiti?
KAI: intendi dire come ci siamo sentiti a suonare davanti ai nostri genitori? È stato una bella esperienza, non è stato esattamente come ripagarli, ma quando all’inizio abbiamo formato la band abbiamo avuto abbastanza problemi e i nostri hanno dovuto aiutarci. Alla fine, siamo in un posto dove possiamo, non solo sostanzialmente (economicamente), ma anche emotivamente, ripagarli e per questo sono veramente contento.

Questa volta si è forse presentato qualcosa come una sfida durante il vostro tour?
KAI: Hmm…una sfida. Non è proprio una sfida essendo che abbiamo scoperto nuove cose che possono funzionare. Quando facciamo un live, veniamo a conoscenza di cose che ci mancano e di cosa abbiamo bisogno per cambiarle. Così al prossimo live o perfino alla prossima sessione di registrazione, noi possiamo trovare uno modo per superare i problemi. Noi in pratica abbiamo trovato nuove cose su cui dobbiamo lavorarci su e non abbiamo molte opportunità di affrontare nuove sfide.

La scorsa estate, hai suonato il tuo primo show in Europa. Com’è stato?
KAI: la grande differenza rispetto al Giappone è che era libero (senza limitazioni) e aveva una sensazione di sentimenti aperti, i fan mostravano con tutto il loro corpo che si stavano godendo lo spettacolo e la musica. Per fan non giapponesi, potrebbe sembrare naturale che lo facciano, ma siccome per noi era la prima volta che ci esibivamo fuori dal Giappone, è stato un’esperienza nuova veramente fantastica.
Sorprendentemente ci siamo sentiti vicini a quello che ci aspettavamo dai nostri fan in merito al rapporto e le loro reazioni. In questo senso, i fan Giapponesi sono un po’ più limitati, penso che sia una buona cosa che i fan oltreoceano non abbiano queste limitazioni di sentimenti. La musica non è qualcosa in cui bisogna pensarci su o valutarla buona mentre l’ascolti. Penso che debba essere vissuta inconsciamente.

C’è stato qualcosa di spiacevole o qualcosa che vi ha sorpreso?
KAI:niente di particolare, ma probabilmente il cibo. Il cibo straniero, così diverso da quello giapponese, non ha soddisfatto i nostri gusti *ride* ma la birra era buona! E le salsicce. Il riso è veramente diverso da quello giapponese. Eravamo sorpresi *ride* Ordinammo il riso e rimanemmo sorpresi da ciò che ci portarono! *ride*

Presto partirete per l’Europa per il vostro PULSE WRIGGLING TO BLACK tour. Sei emozionato?
KAI: Sì, non vedo l’ora.

Sarà la seconda volta in Germania e la prima a Londra, a Parigi e a Helsinki. Come vi sentite a dover suonare in questi nuovi posti?
KAI: Bene, questo non c’entra, ma adoro il calcio e lo pratica il mio manager *ride*

Giochi a calcio?
KAI: sì, alle elementari, alle medie e alle superiori. Per me la Francia è come la Terra Santa del calcio, quindi sono veramente eccitato di andarci. Sebbene questo è collegato a quello che mi avevi chiesto *ride*
*tutti ridono*

In merito a questo tour europeo, com’è venuto?
KAI: l’anno scorso eravamo presenti ad ANIMAGIC, una fiera sugli anime, e allo stesso tempo ci era stato chiesto se volevamo suonare in Europa. Un po’ prima, noi avevamo già preso in considerazione l’idea di fare concerti oltreoceano, così accettammo l’offerta. Abbiamo avuto l’aggancio giusto per esibirci oltreoceano *ride* è stato veramente divertente. Dopo la prima volta sapevamo già che ci sarebbe piaciuto fare di più sebbene non avessimo nessuna nuova offerta.
Abbiamo parlato tra di noi sul fatto che ci sarebbe piaciuto fare altri concerti in molte più città. Abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto prendere in considerazione tutte le offerte possibili.

Avete intenzione di esibirvi in altre città o di rilasciare là dei CDs?
KAI: Sì, in Germania i nostri CDs sono già stati venduti, li ho visti personalmente dentro i negozi. NIL veniva comprato! *ride*

E a proposito delle altre città?
KAI: se abbiamo l’opportunità, ci farebbe veramente piacere andarci.

E a proposito dell’Asia?
KAI: in Asia nulla finora. Del resto non siamo stati in Corea o in America, perciò se decidessimo di esibirci là, penso che i nostri CDs verrebbero naturalmente venduti anche lì.

Quest’anno in Europa dove trascorrerai il tuo compleanno (28 Ottobre)? Hai intenzione di fare nulla per il festeggiare il tuo compleanno?
KAI: sì *ride* penso che alla fine non farò niente *ride* Penso che saremo troppo impegnati. Probabilmente quel giorno ci staremo spostando in un'altra location. Ma penso che sarà comunque una bella esperienza visto che normalmente non trascorro i compleanni oltreoceano. In quel momento potremmo attraversare i confini della nazione.
*tutti ridono*
In realtà non ho il bisogno di trascorrere il mio compleanno in Giappone.

Qual è la più divertente canzone da esibire a un live e qual è la più difficile?
KAI: la più divertente canzone sarebbe “LINDA” e la più difficile sarebbe la canzone del nuovo album “GENTLE LIE” , perché abbiamo messo parecchie parole che non sono bravo a pronunciare. Beh non è stato tipo “oh mettiamo queste parole dentro” ma io ho voluto provare a superare le mie difficoltà.

Quale direzione prendereranno i GazettE da questo momento in poi e come vi piacerebbe crescere come band?
KAI: Hmm, ci piacerebbe veramente che molte più persone ascoltassero la nostra musica. Ovviamente ci sono parecchie persone nel mondo che non ci conoscono. Vorremmo che proprio loro ci ascoltassero e se non dovesse piacere loro la nostra musica, pazienza. Noi non vogliamo essere giudicati per il nostro aspetto, quando non hanno nemmeno ascoltato la nostra musica. Per questo motivo per prima cosa vorremmo avere molta più gente che ci ascoltasse.
Vorremmo anche espandere la nostra attività oltreoceano.
URGH!
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Re: Interviste

Messaggio da URGH! »

hanno suonato in europa e io non lo sapevo?? nuooo XD e poi anche l'italia è il paradiso del calcio òAò e siamo pure attaccati alla francia òAò
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11/03/2011 per non dimenticare le vittime del terremoto in giappone
Wicca87
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Re: Interviste

Messaggio da Wicca87 »

Urgh spero che quanto sto per dire non ti crei un attacco di cuore ma ci sono pure dei video loro di conferenze in Germania e posti simili... sono carine da vedere
"Non devi essere come la figlia di Caino,
E della razza che è divenuta
Scellerata e infame a causa dei maltrattamenti.
Come Giudei e Zingari,
Tutti ladri e briganti,
Tu non divieni...
"
(I Canti di Aradia o il Vangelo delle Streghe di C. Leland)
KyoSaku
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Re: Interviste

Messaggio da KyoSaku »

i video li ho visti pure io! ora non so se c'è ancora su Youtube però tempo fa avevo trovato un'intervista fatta ai Gazette in cui Ruki si "lamentava" del cibo o meglio si lamentava del serzio ricevuto in Germania perchè dopo un intero concerto erano tornati in albergo e nessuno aveva preso per loro da mangiare! alla fine furono costretti a mangiare INSALATA ahahahah nell'intervista si vedeva chiaramente Ruki che mimava il gesto di prendere con le bacchette l'insalata!

dovevevano venire in Italiaaaaaa altro che la Germania!
Wicca87
Guru
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Re: Interviste

Messaggio da Wicca87 »

Beh non è che la Germania sia famosa per la cucina tipica... vengano qui li ospito io e gli cucino pure... poi però ritornano solo in quattro perché Kai me lo tengo io... XDXD
"Non devi essere come la figlia di Caino,
E della razza che è divenuta
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KyoSaku
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Re: Interviste

Messaggio da KyoSaku »

ultima parte dell'intervista del 17 Ottobre 2007

Da quando ti sei unito ai GazettE nel 2003, c’è qualcosa che è cambiato per la tua individualità?
KAI: ci sono innumerevoli cambiamenti. Per esempio, non dovrei dirlo io, ma penso di essere diventato più attento agli altri. *ride* Perché lo staff e altre parecchie persone con cui entriamo in contatto mentre lavoriamo, formano una squadra per far funzionare le cose. Così ho migliorato le mie relazioni sociali e, sebbene non è sostanziale, è sicuramente qualcosa di molto importante per me.

È bello sentirlo dire. The GazettE sono apprezzati dai fans anche perché leggono le fanmail. È vero?
KAI: sì leggiamo le fanmail. Recentemente le fanmail oltreoceano stanno aumentando. Quelle in inglese sono sicuramente più difficili per noi da leggere. Per fortuna ci sono i siti che traducono e che possono convertire l’inglese in giapponese così le possiamo leggere. Visto che mia madre sa parlare e leggere in inglese alcune delle mail in inglese me le traduce. *ride*

Hai mai risposto alle fan mail?
KAI: noi non possiamo rispondere alle mail. Molti scrivono “aspetterò una vostra risposta!” ma noi non possiamo rispondere. È impostato in modo tale che noi non possiamo rispondere, anche se noi vogliamo, non possiamo. Lo stesso vale per le lettere scritte a mano.
Circa tra il 2003-2004, avrei voluto rispondere a tutte le fanmail. Da quando avevo iniziato a scrivere le stesse cose a tutti e con la stessa posizione, mia madre disse che mi sarebbe venuta la tendinite, perciò sarebbe stato stupido continuare nonostante fosse per rispondere alle fanmail. Mia madre disse che avrebbe capito se mi fosse venuta la tendinite suonando la batteria, ma farsela venire scrivendo mail sarebbe stato solo sciocco. Così decisi di non rispondere più alle mail. Ma siccome non potevo far differenze tra i fan rispondendo solo ad alcuni, decisi di non rispondere a nessuno. Ma leggo ancora le mail.

Ci sono state lettere che ti hanno veramente commosso?
KAI: Hmm…lettere che mi hanno commosso…sì certo, ce ne sono parecchie…ce ne sono parecchie tristi o lettere che mi hanno lasciato una forte emozione. Per esempio, ce ne era una in cui un fan scrisse che dei suoi amici a cui piacevamo moltissimo non poterono venire al nostro concerto a causa di un incidente avvenuto il giorno prima. Quando abbiamo letto la mail, visto che era il giorno prima del concerto, sebbene non avevamo fatto nessuna dedica particolare, noi però voleva esibirci come se loro fossero con noi. Ovviamente ci sono anche molte lettere felici come quella della fan che ci scrisse che aveva 5 figli e che li aveva chiamati con i nostri nomi. Quelli che chiamò KAI e REITA erano gemelli. Gli altri 3 erano solo RUKI, URUHA e AOI. *ride*

Come ti senti a proposito della crescita di popolarità della musica rock giapponese nei paesi stranieri?
KAI: penso che sia grandioso. È grandioso che stia aumentando la popolarità oltreoceano senza un cambiamento della scena visiva della musica giapponese.

The GazettE si sono esibiti con altri gruppi della PS Company. Siete in amicizia con altri gruppi?
KAI: Bhe…di solito noi non andiamo oltre allo scambio degli auguri di buon compleanno per messaggio. Sebbene siamo della stessa compagnia, siamo tutti abbastanza diversi… Hmm… vediamo se c’è altro? *ride* interazioni con altri gruppi?! Bhe, penso di sì, come compagnia abbiamo l’annuale gara di bowling.

Una gara di bowling? Perché non calcio?
KAI: Già, non ho proprio idea perché non abbiano deciso il calcio *ride*. Ogni anno abbiamo la gara di bowling in cui chiacchieriamo di altre cose che vanno oltre l’ambito musicale. In questo caso abbiamo un’interazione con gli altri gruppi.

Tu sei un fan dei LUNA SEA, vero?
KAI: Sì

Hai intenzione di andare al loro concerto il 24 Dicembre?

KAI: Sì, mi piacerebbe veramente andarci.

Come ti sei sentito quando si sono uniti di nuovo?

KAI: sono sinceramente felice visto che sono loro che mi hanno ispirato a diventare un musicista. Sono veramente contento così li potrò vedere sul palco tutti assieme di nuovo.

Hai mai incontrato i membri di LUNA SEA?
KAI: Sì, li abbiamo incontrati alla radio e in altre situazioni simili.

Chi hai incontrato?
KAI: il loro bassista, J, e il chitarrista di supporto, INORAN, e anche RYUICHI, che ci manda speso dei finora quando abbiamo dei concerti. Abbiamo anche incontrato SHINYA perché lavorava con Miyavi. Non ho ancora incontrato SUGIZO. La prossima volta se c’è la possibilità vorrei finalmente incontrarlo.

Ci sono alcune domande che vorresti che ti fossero chieste, ma che non ti sono mai state chieste in un’intervista?
KAI: una domanda che vorrei che mi fosse chiesta? Che domande … *ride*

Non è una buona domanda? *ride*
KAI: Hmm una domanda che vorrei che mi chiedessero? Hmm io generalmente non rifiuto nessuna domanda perciò puoi chiedermi qualsiasi cosa *ride*

C’è qualcosa che vorresti condividere con noi?

KAI: le cose che vorrei che la gente conoscesse le ho già espresse altrove. Così penso non ci sia altro tralasciato. *ride*

Nessun segreto?
KAI: niente di particolare… per esempio le informazioni riguardanti il gruppo saranno annunciate ufficialmente e noi, incluso me, quando siamo intervistati, vorremmo dire come ci sentiamo davvero. Ci sono diversi posti in cui noi possiamo esprimerci e dire cosa ci passa per la testa, come per esempio, nei diari (sul sito ufficiale), perciò noi, scrivendo, diciamo qualsiasi cosa vogliamo dire.

Tu sembri abbastanza bravo a cucinare
KAI: mi piace cucinare. Che abbia o no un buon sapore, mi piace cucinare… lavoravo in un ristorante e mi piaceva cucinare là. È per questo che mi piace molto cucinare. Mi piace cucinare pietanze creatice. Aggiungendo diverse cose pensando che probabilmente ci stiano bene insieme.

Hai ancora tempo per cucinare nonostante gli impegni?

KAI: a casa certamente… ho del tempo per cucinare.

Nel tuo profilo dici che non bevi. C’è una ragione?
KAI: oh quello… non mi dispiace bere. In realtà in qualche modo è ritornato a piacermi e a volte a casa bevo. Ma quando beviamo assieme, ci divertiamo così tanto che tendo ad eccedere. Come dire...Hmm sento il bisogno di liberarmi

MANAGER: basta dire che si comporta male quando beve!
*tutti ridono*

KAI: non è vero! Non mi comporto male quando sono ubriaco. Ma quando divento ubriaco è più simile a *gesticolando con la mano: prima va dritto e poi improvvisamente sbatte per terra*

Inizi a piangere?
KAI: no, ma c’è una certa tensione, inizio a sentirmi pesante. C’è stato un periodo in cui non mi sono piaciuto, così decisi di smettere di bere. È stato circa due anni fa. Però recentemente ho iniziato di nuovo a bere

Dovresti aggiornare il tuo profilo.
KAI: hai ragione *ride*

Che alcool ti piace bere?

KAI: Hmm… mi piace la birra. Ce ne è una proveniente da Okinawa che si chiama Awamori; mi piace il suo sapore.

Che tipo di tematiche o problemi giapponesi vi stanno a cuore? Usate la musica per trasmettere un messaggio riguardo a tali problemi?
KAI: penso che parte del messaggio provenga dalla musica. Siccome RUKI è l’unico che si occupa dei testi, tutti I messaggi provengono direttamente da lui e indirettamente da noi, visto che noi 5 pensiamo in modo simile. Se c’è qualcosa che pensiamo sia preoccupante o importante, RUKI la inserisce nel testo.

Cosa ti auguri per il futuro, sia per la band che per te stesso?
KAI: Personalmente…vorrei vivere felice. *ride* sembrerà semplice, ma la felicità è difficile da raggiungere.Personally… I would like to live happily. *laugh* It sounds easy, but happiness, it’s hard to attain.

Come pensi di raggiungere la felicità?
KAI: ci sono diversi modi. Per quanto mi riguarda mi piacerebbe avere una grande casa. *ride* è un desiderio abbastanza umile. Per la band, come ho detto prima, mi piacerebbe vedere quanto siamo in grado di andare avanti e mi piacerebbe raggiungere con la nostra musica più gente possibile. Ci piacerebbe andare in qualsiasi tipo di luogo.

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